O Fado, il Fato... mai un nome potrebbe riassumere tanto bene il contenuto di un genere musicale e, forse, di una cultura.
Il Fado trasuda tragedia, passioni, gelosia, saudade. Nel Fado il bairro, il quartiere, canta la sua povertà, il teatro della vita, dello stento, dell'amore, dell'essere madre, padre, amante abbandonato. È un canto che, se ascoltato a petto aperto, ci entra nelle viscere e ci commuove, anche se non ne capiamo le parole.
Se poi si capiscono le parole...
Alfama
Quando Lisboa anoitece Quando a Lisbona scende la notte
Como um veleiro sem velas Come un veliero senza vele
Alfama toda parece Tutta Alfama sembra
Uma casa sem janelas Una casa senza finestre
Aonde o povo arrefece Dove il popolo infreddolisce
É numa água-furtada È in una mansarda
No espaço roubado à mágoa Nello spazio rubato al dolore
Que Alfama fica fechada Che Alfama è chiusa
Em quatro paredes de água In quattro pareti d'acqua
Quatro paredes de pranto Quattro pareti di pianto
Quatro muros de ansiedade Quattro muri d'ansia
Que à noite fazem o canto Che alla notte fanno il canto
Que se acende na cidade Che si accende nella città
Fechada em seu desencanto Chiusa nel suo disincanto
Alfama cheira a saudade Alfama ha l'odore della saudade
Alfama não cheira a fado Alfama non ha l'odore del Fado
Cheira a povo, a solidão, Ha l'odore del popolo, della solitudine,
Cheira a silêncio magoado Ha l'odore del silenzio ferito
Sabe a tristeza com pão Sa di tristezza con pane
Alfama não cheira a fado Alfama non ha l'odore del Fado
Mas não tem outra canção. Ma non c'è un'altra canzone
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